Le tre settimane di permanenza a Karunalaya sono volate. Franco dapprima poi Edera con Cesare erano già partiti e Sonia ed io ci apprestavamo a farlo.
Per non lasciarci in lacrime abbiamo organizzato il venerdì una visita allo Stupa di Boudha. Phurba il nostro maestro ha dedicato una giornata alla storia dello Stupa, il più grande al mondo, patrimonio dell’umanità e meta di pellegrinaggio e preghiera per i Buddisti.
Partenza in pullman e arrivo all’entrata principale. C’era una marea di gente, una giornata speciale, lo stupa è stato dipinto di fresco e sono state apposte le colorazioni gialle tutto attorno. Sono state cambiate le bandierine.. e sono veramente tante, sono stati ridipinti gli occhi, tutto davanti a noi.
Un momento veramente speciale vissuto dai pellegrini con intensità.
L’idea geniale di riservare per tutti un intero piano del ristorante Rod House con vista direttamente sullo Stupa durante l’allestimento è stata azzeccata. Una buona pizza ( però il dal bath è migliore) una bibita ed un gelato hanno coronato questa esperienza unica non solo per i bimbi.
Muoversi con i bambini non è stato facile ma abbiamo potuto salire sulla cora interna dello Stupa ed assistere in meditazione alla preghiera di un importante rimpoche della tradizione Sakya.
Le fatiche sono state abbondantemente ricambiate dall’eccezionalità del momento ed è stata una giornata unica per tutti. staff al completo e anche alcuni membri di comitato che hanno aiutato a gestire i bimbi.
Ma per non piangere abbiamo organizzato sabato mattina una festa con le bolle di sapone e la nostra partenza si è confusa tra queste creando un’atmosfera di leggerezza e gioia.
Un grazie sempre grande a tutto lo staff, al nuovo comitato e a Sonia, Edera, Franco e Cesare che rendono possibili tutti questi momenti indimenticabili.
E così, evanescenti come le bolle di sapone siamo partite con tutti nel cuore.