Jelina, per me una grande maestra di umiltà, di saper accettare in silenzio la fatica, la sofferenza fisica e psicologica alle quali la vita l’ha costretta.
Eppure ha sempre saputo regalare un sorriso a ringraziamento per un ‘attenzione, per un aiuto, per qualche minuto di dedizione a lei.
Il suo fisico pesantemente deformato da una tubercolosi ossea non curata in tempo, è sempre stato minuto, fragile e l’ha costretta a viaggiare piegata senza poter alzare lo sguardo e guardare gli altri in faccia.
Il suo atteggiamento umile e riconoscente ha fatto che tutti le volessero bene.
Grazie Jelina per i tuoi preziosi insegnamenti, un ultimo abbraccio ed ora riposa in pace.